Qualche volta mi avvilisce, altre volte ne rido.
Questi cinque vorrei ricordarmeli. Sono i nomi dei cinque operai morti nell'incendio alla ThyssenKrupp.
Bruno Santino
Rocco Marzo
Angelo Laurino
Roberto Scola
Antonio Schiavone
Mi sono ricordata di essere andata a Bologna nel 1968 (millenovecentosessantotto) ad un convegno sulla sicurezza sul lavoro.
Forse-forse-la situazione è migliorata. Ma è ancora intollerabile.
Goya Il muratore ferito
Post
Marina, quello che mi ha colpito è il pensiero della mia Bologna nel '68. So che non c'entra niente con il tuo post, ma io ho vagato per 10 anni sotto i portici, in cerca dei resti di quegli anni di fermento e di vita culturale...che oggi, purtroppo, non ci son più...
RispondiEliminaio vorrei ancora capire se è stata una tragedia annunciata (e quindi i controlli sono mancati o son stati deficitari) o semplicemente una casualità aumentata poi anche dall' ignoranza in senso lato...
RispondiEliminamagnifico il dipindo di Goya...tragico e attuale.
RispondiEliminaCol dipinto di Goya rendi la tragedia che si vive ogni giorno, perchè quello che mi fa rabbia è che non si ricordino con la stessa forza tutti gli altri che muoiono... Giulia
RispondiEliminaMarina ma il mio commento su questo post? Sogno io forse ma ricordavo di aver postato un commento al riguardo.
RispondiEliminaCiao
Daniele
Ciao Daniele, anche io ricordavo il tuo commento sulle morti da lavoro ma non lo trovavo più. Poi ho scoperto che era tutto un unico commento sul post della poesia al sugo! Sta lì.
RispondiEliminameno male, pensavo di aver fatto qualche casino io!
ciao marina
scusate il ritardo con cui rispondo. Sono stata a Tarquinia.
RispondiEliminaPer Tomas: io credo che la morte sia stata più che annunciata, ormai il quadro di abbandono in cui era tenuta quella linea è venuto fuori chiaramente.
Per Donnigio: io ho la sensazione di un paese che torna indietro nelle cose più importanti, quelle che davvero qualificano la civiltà di un posto
Dal 68 ho conservato il cartoncino del convegno perché quel quadro sembra vivere.
ciao a tutti marina