sabato 22 dicembre 2007

diurna mercedula

Interim, quoniam diurnam tibi mercedulam debeo, quid me hodie delectaverit dicam.
...ab Ecatone versura facienda est...
Ait Ecaton: tibi monstrabo amatorium sine medicamento, sine herba, sine ullius venificae carmine: si vis amari, ama.
(Seneca, Lettere a Lucilio).
Ebbene, poiché (vi) debbo il mio tributo quotidiano, (vi) dirò che cosa ho apprezzato oggi. E' ad Ecatone che devo pagare il mio debito.
Egli dice: "Ti rivelerò un filtro amoroso, senza unguenti, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama."


Sventatamente per tutta la vita ho seguito il precetto di Ecatone. Ho raccolto qualche frutto, ma meno di quanti ne meritassi. O, più verosimilmente, di quanti me ne abbisognassero. Ma poiché la mia fede nell'amare resta intatta in me,la ricetta di Ecatone continua a vibrarmi dentro.

Questa mattina ho provato a somministrarla ad una donna amareggiata e scontenta di sé. Una donna che ha atteso per molti anni-come mi ha detto- che il suo amare si volgesse in essere amata. Una donna che considera ormai esaurito il suo tentativo e la cui fiducia si è volta in sarcasmo.
Di Ecatone e della sua ricetta non vuol sentir parlare. Sta smantellando il rapporto di un'intera vita. Pur incontrandoci quasi quotidianamente nessuna confidenza ci lega e il nostro rapporto è sempre stato di semplice conoscenza. Qualche cosa è successo questa mattina, una particolare disposizione a comunicare, in me o in lei o in entrambe e ci siamo trovate a scambiarci confidenze pesanti e significative.
Confesso che la più riservata sono sempre stata io, ingannata forse da un suo atteggiamento che io definisco "scivoloso" e che consiste nell'assumere modi seduttivi con qualunque maschio presente. Non esclusi i mariti altrui, alla presenza delle loro mogli. Le ho fatto torto. Non che non sia effettivamente "scivolosa", lo è, ma comincio ad intuire che è solo il suo modo per recuperare, sia pure a spese di altre donne, quello che le manca dal rapporto più importante della sua vita. Lo ha confessato, indirettamente, lei stessa: "Perché sai, io sembro, sembro-e ha lasciato nel vago il suo sembrare-ma le corna le ho solo portate". Ho sentito il bisogno di scusarmi per averla tenuta a distanza. L'ho fatto a modo mio: Sai, quando m'incontri e ti saluto sbrigativamente-le ho detto- non ce l'ho con te. Forse mi sento insicura di fronte al tuo modo di porti, così più femminile del mio". "Ah, ha detto lei, sono contenta che tu me lo abbia detto. Ma in fondo lo sapevo". Ci siamo salutate, contente. Lei si è diretta a passo lento verso il parco. Stavo entrando nel portone, poi ci ho ripensato e l'ho rincorsa."Senti-le ho detto già ridendo-ma tu ce li vedi due uomini a dirsi cose così, di punto in bianco, dopo essersi salutati col buongiorno e buonasera per vent'anni?". "Figurati!" e rideva anche lei. Ho voluto chiudere il nostro incontro con la ricetta di Ecatone. Perché sono testarda, perché sono ottimista, perché dell'amore sono sempre stata molto più innamorata che degli amati."Beh, la prossima volta andrà meglio", le ho detto. E ci credo. Malgrado tutto. Per un piccolo momento sono riuscita a farlo credere anche a lei, che ha ripreso la sua passeggiata con passo più sicuro.

5 commenti:

  1. La ricetta di Ecatone è la stessa mia: dare amore per riceverne. Devo dire che con alcune persone funziona, con altre molto meno. Anche io come te mi innamoro dell'amore, ma posso dirti che è molto meglio innamorarsi degli amati.L'unico amato che ho amato più dell'amore è ancora con me, dopo una vita :-)
    Tanti auguri Marina, di tutto quello che desideri e di tanta serenità.
    Un bacio.
    Anna

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  2. Lo sapevo! Ne ero certa! sapevo che sei una innamorata dell'amore.
    Ce l'hai scritto sulla faccia ma, sulla faccia, si legge anche la saggezza.
    ti abbraccio auguri a te e a tuo marito. Ricordagli da parte mia quanto è fortunato ;-))

    ciao marina

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  3. Che bel momento! Le Grandi Madri. Diamo e riceviamo continuamente, a volte ce ne accorgiamo, altre volte no, ma è dentro di noi e basta un momento e succede ed il nostro cammino riprende più leggero.
    Sei meravigliosa.

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  4. No, due uomini non potrebbero mai parlare così.

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  5. è per questo che in fondo, molto in fondo, gli uomini mi fanno pena..
    ciao marina

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