domenica 21 ottobre 2007

leggere poesia al mattino




Al principe
Se torna il sole, se discende la sera,
se la notte ha un sapore di notti future,
se un pomeriggio di pioggia sembra tornare
da tempi troppo amati e mai avuti del tutto,
io non sono più felice, né di goderne né di soffrirne:
non sento più, davanti a me, tutta la vita...
Per essere poeti, bisogna avere molto tempo:
ore e ore di solitudine sono il solo modo
perché si formi qualcosa, che è forza, abbandono,
vizio, libertà, per dare ordine al caos.
Io tempo ormai ne ho poco: per colpa della morte
che viene avanti, al tramonto della gioventù.
Ma per colpa anche di questo nostro mondo umano,
che ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.


A me
In questo mondo colpevole, che solo compra e disprezza,
il più colpevole son io, inaridito dall'amarezza.



da:Pier Paolo Pasolini "La religione del mio tempo"

5 commenti:

  1. Quanto è bella e sempre attuale, buona domenica, Giulia

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  2. "Ma per colpa anche di questo nostro mondo umano,
    che ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.


    A me
    In questo mondo colpevole, che solo compra e disprezza,
    il più colpevole son io, inaridito dall'amarezza."

    CAPOLAVORO!

    Ed i versi che ho citato sono colmi di assoluta verità.

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  3. Ho capito perchè non sarò mai poeta: per mancanza di tempo :)Forse, un giorno, chisà ! Però forza, abbandono, vizio e libertà mi appartengono, ma il mio caos ,per ora, è ingovernabile.
    L'amarezza, quella, ancora non arriva e di tempo mi piace pensare che ne ho ancora tanto.
    Baciiiii......

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  4. a tutti e tre: l'occhio dei poeti è meglio di una lampada alogena!
    ciaomarina

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  5. "Per essere poeti, bisogna avere molto tempo"

    Sacrosanto!

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