venerdì 31 agosto 2007

l'orda

Questa storia dei lavavetri mi ha fatto tornare in mente un episodio di una ventina di anni fa’, che fra poco vi racconterò. Intanto però anticipo a tutti voi, ufficialmente, che intendo chiedere una licenza di lavavetri.
Sono una donna e come tale i vetri li lavo discretamente bene, sono disoccupata e questo dovrebbe darmi un bel po’ di punti in graduatoria, (non ho dubbi che verrà fatta una graduatoria), ho qualche piccola conoscenza in Comune e naturalmente questo conterà. Siamo in Italia, no? Credo proprio di aver svoltato.
Indosserò dei guanti felpati viola, già visti all’Ikea e mi farò fare dei bigliettini da visita da dare ai miei clienti, (con un bel logo in cui si intrecciano due tergicristalli), assieme ad un cioccolatino, per fidelizzarli.
Potrò finalmente comprarmi quei meravigliosi tailleur di Armani che mi commuovono fino alle lacrime, e magari, perché no, il delizioso cappellino rosso con relative scarpette, che indossa elegantemente mister XVI.

Mi viene da piangere! A Roma abbiamo già la licenza per Centurione, più difficile da ottenere di quella da semplice miles e per raccogliere le monetine gettate dai turisti nella Fontana di Trevi, dalla notte dei tempi raccolte furtivamente da poveracci, si partecipa ad una gara tra associazioni di buona volontà, che poi le devolveranno(le devolveranno?) agli stessi poveracci che se le raccoglievano di notte.
‘Sti lavavetri possono scassare l’anima non poco, ed è vero che con noi donne sono pressanti e aggressivi. Ma di uomini pressanti e aggressivi nella città, ne girano a palate (ed infatti io con la pala li raccoglierei, se intendete quello che voglio dire), ben vestiti, al volante delle loro auto, che, dopo che ci hanno lanciato un insulto e strette contro il marciapiede per divertirsi un po’, si fermano soddisfatti e ghignanti al semaforo, dove il lavavetri spugnerà ben bene i loro vetri, per l’iperbolica somma di venti centesimi. O forse quaranta, se puliscono anche quelli di dietro.
Se i vigili non fossero imboscati negli uffici anagrafici più reconditi, se qualche poliziotto girasse per la città, invece di sottostare ai portoni dei potenti e degli impotenti sottosegretari, se insomma almeno uno di quelli che dovrebbero appunto deterrere comportamenti violenti e aggressivi, facesse pulitamente il suo lavoro, forse la nostra società potrebbe senza grossi traumi reggere all’urto di queste masse di lavavetri che si precipitano su di noi urlanti e scarmigliati, il coltello tra i denti e la spazzola bavosa sotto il braccio.
Io non so se il racket dei lavavetri esista o no. Ma delle due l’una: se esiste, va identificato e smantellato, lasciando in pace l’ultima “spazzola” del carro, se non esiste, si striglino ben bene i violenti e si lascino gli altri a spugnettare i nostri vetri, traguardo sociale cui non credo siano molti gli italiani ad aspirare.
Mi sento meglio.
E passiamo all’episodio di cui prima.
Anzi, ne farò un post a parte.

7 commenti:

  1. E' tra i commenti più acuti e pungenti che ho letto in questi giorni.
    Aggiungo solo un'osservazione di Cofferati, che condivido ampiamente. La sinistra sbaglia tragicamente quando agli "emarginati" manda questo sotterraneo e ambiguo discorso: "Alla fin fine non posso fare nulla per migliorare concretamente la tua situazione. E dunque chiudo un occhio se tu commetti qualche piccola illegalità"
    Un messaggio sciagurato, perchè sminuisce l'importanza della legalità (il potere dei senza potere) e perchè spiana autostrade ai carri armai della demagogia della peggior destra.
    Un saluto da Luciano / Idefix
    http://lucianoidefix.typepad.com/

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  2. Sì, oltre ad essere esilarante è un commento che meriterebbe d'essere pubblicato nella colonna degli editoriali di un quotidiano (serio).

    Il paese, si dice, è spaccato a metà. E per lo più io ci credo. Ma propongo ai lettori del blog che sono di sinistra un piccolo gioco: ognuno di noi deve trovare in se stesso comportamenti/abitudini/tratti della personalità che sono tipicamente italiani, nel bene e nel male.

    So di uscire dal tema del post, ma forse neanche tanto, visto che è un gioco a sfondo politico, evidentemente, come il tema del post di Marina.

    Tornando al gioco, io ad esempio parcheggio spesso in doppia fila, sono una ministeriale che ha cominciato a prendere un po' troppi cappuccini al bar durante le ore di lavoro, e sono una cittadina un tantino insofferente verso norme e autorità.

    ok marina scusa, non si approfitta così di un blog altrui :-)
    vado a fare la matriciana (tratto italianissimo e di tutto rispetto).

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  3. A giudicare anche dal reportage del giornalista di Repubblica che si e' finto lavavetri rumeno
    http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/lavavetri/finto-lavavetri/finto-lavavetri.html
    , il racket esiste eccome. Sarebbe bene, come scrivi anche te, che si colpisse li' ma e' molto piu' facile agire "sull'ultima spazzola del carro" (carina quest'espressione).
    Tra l'altro ho sentito a Controradio che uno dei casi di "donne sole aggredite" sia proprio quello della moglie dell'assessore Cioni. Non vorrei che tutto questo casino sia perche' lo "sceriffo" (come lo chiama qualcuno) abbia semplicemente voluto mostrare gli attributi alla moglie!
    Sarebbe bellino, no?!

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  4. Credo che la politica c'entri ben poco e che comunque non debba entrarci strumentalizzando come al suo solito ogni problema per mettere in difficolt� il Governo di turno. L'Opposizione � fatta per migliorare il Governo, non per farlo cadere a tutti i costi. Perch� poi, chi cade sono gli italiani.
    Detto questo, credo che il provvedimento attuato dalla citt� di Firenze sia utile, anche se non � assolutamente da intendere come "risolutivo". E' semplicemente un deterrente che colpisce le "ultime spazzole" senza le quali, attenzione, il carro non pu� andare avanti.

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  5. @ Artemisia: sicché esiste il racket?! Mi vado a leggere l'articolo che mi segnali, grazie
    La storia dell'assessore non mi meraviglierebbe per niente, ma mi farebbe incavolare un, altro, bel po'..

    Ne sai di cose!
    ciaomarina

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  6. ciao, er88s, e benvenuto piccolo lord:
    La tua presentazione è STUPENDA! Il tuo pollice in opposizione è noto in tutta la mia famiglia!


    Veniamo a noi: come hai letto non sono d'accordo sul provvedimento. Come dici tu non è risolutivo, ma in più è demagogico.

    Di opposizione nel senso, giusto, che dici tu, in questo paese non se ne vede più da un bel po' di anni, un bel ,bel po'..

    ciaomarina

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  7. Marina...io non guido, non ho mai avuto a che fare con i lavavetri, perchè raramente prendo un passaggio in macchina in città. Certo è però, che non li sanno lavare per niente...i vetri ;-) Lo vedo quando aspetto al semaforo che si faccia verde per i pedoni. Ho l'impressione che invece di pulirli, li sporchino. Schiuma dappertutto....ma forse è perchè hanno poco tempo, un po' terrorizzati dai vigili, un po' dal rosso, che appena cambia in verde, può decretare la morte!
    Io, proporrei di eliminare i semafori. Pensa se tutti si comportassero con gentilezza, del tipo.."ma passi prima lei...ma no, c'era prima lei...ma scherza? Tranquillo, non ho fretta, passi lei...e senta lei, li nell'angolo, me la da una lavata al vetro? Bene, si...bello pulito, grazie...quant'è? Prenda il resto.. buona giornata"
    Il mondo di Donnigio è troppo lontano dal pianeta terra ;-)
    Un sorriso...

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