domenica 19 agosto 2007

estate

Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell’albe senza rumore
-ci si risveglia come in un acquario-
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d’oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell’ordine che procede
qualche cadenza dell’indugio eterno.
Vincenzo Cardarelli


Di poesie sull'estate ne sono state scritte a migliaia. Ne conosco anche di più belle, ma è l'insistenza di Cardarelli sull'opposizione luce/oscuramento che mi interessa. Per questo mi sono permessa di mettere in corsivo le parole che vi alludono direttamente o indirettamente.

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